MATERIALI

Ho scelto di utilizzare solo filati e fibre naturali nel rispetto dell’ambiente.
Lavorare con e non contro la natura è il principio che sta alla base della mia filosofia.
100% CANAPA

Il tessuto di canapa è una navetta da 115gr/m2. La sua mano, davvero morbida, leggera ed avvolgente, la rende perfetta per tutte le stagioni.


Strutturalmente la fibra della canapa è cava e igroscopica, una combinazione perfetta da cui si ottiene un filato dall’elevata capacità termoisolante e traspirante insieme, che si comporta come la lana: fresco d’estate e caldo in inverno. Tra le fibre naturali più resistenti alla lavorazione tessile, la canapa consente di realizzare un tessuto resistente all’azione meccanica, all’usura, agli strappi ed alle deformazioni più di ogni altro tessuto naturale. I tessuti di canapa uniscono alla robustezza la morbidezza, consentendo così di ottenere indumenti particolarmente comodi e confortevoli. I tessuti ottenuti dalla pianta di canapa sono dotati anche di altre proprietà molto interessanti: riflettono i raggi ultravioletti, schermano dai campi elettrostatici, non conducono l’energia elettrica, non irritano la pelle perché sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo perché sono antisettici.


La fibra di canapa adatta all’utilizzo nel tessile viene ricavata lavorando meccanicamente la parte fibrosa esterna allo stelo della pianta.
La crescita della canapa è rapida e non necessita di attenzioni particolari.
Si semina in primavera e si raccoglie a fine estate al massimo della sua maturazione. Una volta che la canapa è stata tagliata e raccolta, si procede con le diverse fasi di lavorazione: stigliatura, pettinatura e raffinazione per ottenere il tops o fiocco, elemento primario per la filatura.

Le piantagioni di canapa non necessitano di trattamenti aggressivi con pesticidi, diserbanti o altri prodotti chimici. La pianta può crescere sino a 4 metri, ha radici robuste che inducono l’ossigenazione del terreno ed è capace di bonificare i terreni inquinati e di arricchirli (aumentandone la produttività) grazie a un forte apporto di azoto. La canapa è inoltre una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno.

50% CANAPA 50% LOTO

Canapa e Loto è un tessuto dall’aspetto elegante e lievemente setoso, questo tessuto è davvero un risultato unico e sorprendente per mano morbida e naturalezza. La perfetta unione tra due fibre eccellenti come Canapa GOTS e Loto raggiungono un’intesa davvero unica: ideale per l’estate e per una sposa Veg attenta alla sostenibilità.

 

CARATTERISTICHE DEL LOTO
Il loto, fiore sacro dall’importante significato sia per il Buddismo che per l’Induismo è stato naturalmente adottato in molte dottrine orientali come lo Yoga.

 

Il significato del Fiore di loto è legato al concetto di purezza dell’anima e del corpo, simbolo di elevazione spirituale che deriva dal fatto che le radici del fiore di Loto che pur affondando le sue radici nel fango è in grado di rimanere puro e di prosperare anche in condizioni di avversità.

 

La fibra di Loto scelta da Elenì Atelier proviene dalla lontana Asia: è una fibra cellulosica estratta dalle proteine contenute nelle foglie e dai semi ed è totalmente biodegradabile.

La fibra di Loto ha diverse proprietà benefiche anche per il corpo: regola lo scambio dell’umidità dell’epidermide con l’esterno ed è traspirante. Contiene, numerosi amminoacidi ed aiuta ad abbattere i radicali liberi. Ha una alta concentrazione di ioni negativi di ossigeno, di circa 900/cm2, utili al sistema immunitario. Dall’acqua la pianta del loto prende vita e la restituisce in protezione per la pelle.

100% SETA TWILL

Leggera ed al tatto impalpabile, si distingue per l’elegante trama in diagonale, un’armatura capace di attribuirle resistenza e stabilità nonostante la leggerezza.
Seta Twill 14 MM è un tessuto ricercato, elegante, lucente, fluido e leggero ma non trasparente; perfetto per dare carattere ad una mise sinuosa, morbida e seducente;


Sono note le caratteristiche della seta di resistenza, lucentezza, leggerezza, morbidezza e potere isolante, nonché sfiammante. Un capo in pura seta sarà caldo in inverno e fresco d’estate!


Essendo priva di qualsiasi componente sintetica è anche ipoallergenica. Anche se è composta da fibre fittissime riesce a mantenere sempre una grande traspirabilità. Non solo: grazie alla presenza di sericina, una proteina ricca di carotenoidi e flavonoidi, aiuta a mantenere una costante idratazione preservando la giovinezza della pelle.

100% BAMBOO

Il Bamboo è una pianta a rapida crescita che contiene cellulosa e come la canapa, può essere coltivata senza l’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi o defolianti.


Esistono diverse specie di bamboo, la maggior parte proviene dall’Asia, ma ve ne sono anche in America, in Africa ed in Oceania.


Il bamboo è una pianta la cui coltivazione ha un bassissimo impatto ambientale, sopravvive solo con l’acqua piovana, non necessita di irrigazione. Le coltivazioni di Bamboo sono apprezzate perché emettono una grande quantità di ossigeno ed una bassissima quantità di anidride carbonica e si raccolgono ogni 3 anni circa.


La fibra tessile di Bamboo viene ricavata dallo stelo attraverso un processo di idrolisi alcalina e sbiancamento multifase.


Il tessuto in fibra di bamboo, grazie alle sue proprietà e benefici, è particolarmente adatto a stare a diretto contatto con la pelle. Le sue capacità di assorbire l’umidità e di essere naturalmente antibatterico, lo rendono un tessuto perfetto per ogni tipo di abbigliamento in particolare per la biancheria intima.


Grazie alla sua struttura il bamboo rende i tessuti ed i relativi indumenti altamente traspiranti, con un’elevatissima capacità di assorbire l’umidità che evapora tre volte più velocemente rispetto al tradizionale cotone, donando freschezza per lungo tempo e allontanando i cattivi odori.

 

Un indumento prodotto con un tessuto di bamboo è morbido sulla pelle, delicato ed è consigliato per le pelli delicate.

100% ORTICA

Dall’ortica selvatica (Urtica dioica), una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee, proviene la nostra Fibra tessile. Grazie alla sua alta resistenza ai patogeni e alle proprietà urticanti, la sua coltivazione non richiede l’utilizzo di anti-parassitari e diserbanti.


Dell’ortica non va perduto niente: dalla corteccia si ricava la fibra tessile, con la parte interna si produce cellulosa per carta estremamente pregiata, le estremità fresche e le foglie forniscono un prodotto altamente nutritivo per uso zootecnico.


Lunga, lucente ed uniforme, la fibra d’ortica è molto ricercata: è morbida, resistente e traspirante come il lino e brillante come la seta; in torsione genera filati molto sottili e robusti al tempo stesso. Il fusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici.


La fibra di ortica può avere funzioni diverse a seconda di come la si torce. Se viene molto attorcigliata su sé stessa, richiudendo completamente la parte cava che trattiene l’aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone. Se attorcigliata in misura inferiore, l’aria rimane all’interno della fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dal freddo come la lana, possiede anche proprietà antistatiche.


È una fibra biodegradabile al 100% e le sue caratteristiche migliorano con il passare del tempo.

50% CACHEMIRE 50% SETA

Il cashmere o cachemire è una pregiata fibra tessile generata dal pelo di Capra hircus, comunemente chiamate capre cashmere (Kashmir goats), che vengono allevate in paesi come Iran, Russia, Afganistan, Turchia e India. Il suo nome però viene dal Kashmir, regione storica attualmente divisa tra India, Pakistan e Cina, da dove la si esportò verso l’Europa sin dall’inizio del XIX secolo. Il cashmere più bello e più pregiato al mondo proviene dagli altopiani della Mongolia Interna cinese e si distingue per l’elevata finezza delle fibre, per la lunghezza e uniformità. In Mongolia esterna, a Nord del deserto del Gobi, vi è la produzione della fibra “brown”, mentre nell’Inner Mongolia, a Sud, viene prodotta la fibra “white”, più preziosa.

 

Fibra di lusso per eccellenza, la mano del cashmere è morbida, setosa e vellutata, dà una sensazione calda e soffice. La parte più sottile e fine è la peluria del sotto-mantello ed è chiamata duvet, cioè lo strato inferiore soffice e lanoso; la parte più grossa con peli rigidi e ruvidi proviene dal mantello esterno ed è chiamata giarre. Per raccoglierlo si esegue una pettinatura manuale del mantello durante la stagione della muta, che avviene in primavera. La produzione si aggira in media tra 100 e 200 grammi di pelo fine per ogni animale adulto.

 

Tra le proprietà che rendono prezioso il Cashmere ci sono la morbidezza: il contatto con la pelle risulta infatti essere soffice e delicato, ecco che non può suscitare nessun tipo di fastidio sulla pelle. Questo è uno dei punti fondamentali che distinguono il cashmere puro e originale da ogni tipo di imitazione. Tre ancora sono gli effetti salutari: la capacità di mantenere una temperatura costante, grazie alla proprietà di termoregolazione che lo rende adatto sia alla stagione fredda che a quella calda; la seconda proprietà è la igroscopicità: il Cashmere assorbe l’umidità ed è per questo un tessuto traspirante. Infine il Cashmere è antistatico e non attira a se’ campi elettromagnetici, quindi niente polvere, garantendo massime condizioni di igiene.

FILATO 70% MOHAIR 30% SETA

Dalle mille virtù e particolarmente pregiata, questa fibra tessile naturale è ricavata dalla tosatura del vello della capra d’Angora, il cui nome deriva dalla capitale della Turchia, Ankara.

 

Questa fibra notevolmente lunga, lucente e morbida viene particolarmente usata nella produzione di filati.
Le sue eccezionali caratteristiche di resistenza, conferiscono lunga durata e nello stesso tempo un’incredibile raffinatezza, con un pregiato effetto di lucidità.

 

LAVAGGIO
È consigliabile lavare il vostro capo in lana Mohair a mano e con acqua fredda (30 gradi circa) evitando di strofinare troppo energicamente.
A lavaggio terminato evitare di strizzare il capo; per eliminare l’acqua in eccesso è consigliabile arrotolarlo delicatamente su se stesso dopodiché deve essere steso in piano.
Da bandire le mollette per stendere il capo, assolutamente no!
Dopo l’asciugatura, è consentito il vapore al posto della stiratura.Come tutti i capi in lana anche il mohair è vittima dell’attacco delle tarme ed è necessario proteggere i nostri capi dall’attacco di questi nemici.

LAVARE I TESSUTI NATURALI

SAPONI
Un capo in filato naturale è un bene prezioso e, come una seconda pelle, agisce in modo benefico stimolando la respirazione del nostro organismo. Per i lavaggi si sconsigliano i detersivi industriali in quanto la presenza eccessiva di enzimi chimici, preposti alla distruzione delle macchie organiche aggrediscono le fibre, anch’esse organiche, lasciando buchi e o macchie. Lavare i capi in acqua tiepida con detergenti delicati o sapone di Marsiglia a scaglie, lasciarli in ammollo per far penetrare bene i detergenti e risciacquare accuratamente usando acqua fredda con qualche goccia di aceto bianco, è il modo migliore per allungare la vita dei capi naturali. Usare rimedi antichi ed efficaci come l’aceto bianco e l’acido citrico diluito in abbondante acqua è una buona abitudine per evitare gli ammorbidenti industriali, poiché i danni alle fibre, all’ambiente e alla persona sono incalcolabili.
CAPI IN CANAPA E MISTI
Lavare i capi a temperature medio basse, in funzione del livello di sporco, lasciarli in ammollo anche se per qualche minuto, risciacquare accuratamente con acqua che sia sempre alla stessa temperatura. Con la lavatrice, utilizzare programmi di centrifughe leggere per non provocare pieghe inutili. Stendere sempre al riparo dalla luce diretta e del sole più caldo. I capi in maglia come pull over o simili, devono essere stesi in piano per evitare di sformarli. L’uso di saponi neutri tipo Marsiglia, lisciva, bicarbonato, l’aceto bianco o acido citrico in sostituzione dell’ammorbidente, preserveranno al meglio i vostri capi, la pelle e l’ecosistema. È bene sapere che i capi realizzati in fibre naturali, dopo un solo uso, se esposti all’aria per una notte, si rigenerano perdendo i cattivi odori e riacquistano tono e freschezza.
CAPI IN LANA E MISTA LANA

È bene sapere che le principali cause d’infeltrimento della lana sono le frizioni e lo sfregamento e che i capi in lana non hanno bisogno di lavaggi frequenti, basterà esporli all’aria aperta per mantenerli puliti. Lavare la lana in acqua tiepida (30 gradi circa) con detergenti delicati. Premere delicatamente con le mani senza mai strofinare o torcere. Lasciare in ammollo per qualche minuto e risciacquare accuratamente con acqua alla stessa temperatura aggiungendo un cucchiaio di aceto bianco per rende la lana morbida e ravvivata nei colori. Eliminare l’acqua in eccesso senza mai strizzate il capo, per tutelarne la forma e la qualità iniziale, avvolgerlo in un asciugamano di spugna e premere lo stesso con le mani in modo che l’acqua venga assorbita. Stendere in piano, per evitare di sformarlo, assicurandosi di porre il capo lontano da fonti di calore o da luce diretta da sole.

Dopo l’asciugatura, è consentito il vapore al posto della stiratura.
Anche il mohair e il cachemire sono vittime dell’attacco delle tarme; è quindi necessario proteggere i nostri capi dall’attacco di questi nemici.

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